🎄Il giorno 18 del mio #calendariodellavvento a tema cervello è stato in realtà anticipato, senza che lo scrivessi esplicitamente, da una storia che ho condiviso ieri sera.
🎹 Uno studio recente infatti ha mostrato grazie a tecniche di imaging funzionale come il cervello di alcuni soggetti, durante l’ascolto di musica, si attivasse meno quando si trattava di musica classica e più quando invece era proposto un bel regaetton!
🎵 Questo vuol forse dire che canzoni come La mujer del pelotero richiedono uno sforzo cerebrale maggiore rispetto alla Sonata al chiaro di luna???
😒 Assolutamente no! Eppure, trovo sia un esempio fantastico di come queste tecniche, pur così rivoluzionarie, possano essere facilmente male interpretate e portare a conclusioni affrettate – a volte non così ovviamente erronee.
🤨 Se volete saperne di più su quanto le tecniche di imaging hanno rivoluzionato lo studio del cervello e, allo stesso tempo, sui loro limiti, leggete il mio libro L’impossibile mappa del cervello, disponibile in libreria e a questo link. E ascoltatevi un bel pezzo che vi piace, si tratti di regaetton, rap, musica da camera o quello che preferite.