🎄 Nonostante oggi sia il giorno 17 del mio #calendariodellavvento a tema cervello, e sia un venerdì, non parlerò di sfortuna, pregiudizi e compagnia bella, perché sarebbe troppo facile!
🧬 L’argomento che vi propongo è piuttosto un prolungamento di quello di ieri, perché nel post n. 16 ho introdotto un concetto che non ho spiegato: il connettoma. Questo nome è stato inventato nei primi anni duemila in analogia con il genoma – vi ricordo infatti che proprio in quel periodo è stato completato il sequenziamento del primo genoma umano e non si faceva altro che parlare di genomica e delle sue potenzialità (non a torto, a dire il vero).
🐛 L’unico connettoma completo in nostro possesso, per ora, è quello di C. elegans, organismo molto interessante di cui ho parlato nel post n. 16 ma con un sistema nervoso dotato di 302 neuroni. Il connettoma di un mammifero come un topo (per non parlare di un primate, o addirittura dell’uomo) è già diversi ordini di grandezza più complesso e, per il momento, ancora un miraggio.
🧠 Il connettoma è una dei tanti modi possibili di pensare di mappare il cervello di cui parlo nel mio libro L’impossibile mappa del cervello, edito da Trèfoglie e disponibile in libreria e online . Forse finalmente si incomincia a capire da dove venga il titolo!