🎄 Ed ecco che senza accorgermene siamo arrivati al 14 dicembre e ho superato la metà dei giorni che ci separano dal Natale, e quindi dalla fine di questo #calendariodellavvento a tema neuroscienze.
😲 Questa informazione appena incamerata sta lentamente plasmando i miei circuiti neurali e mi sta cambiando fisicamente, grazie alla cosiddetta plasticità cerebrale: la capacità del cervello di modificare la propria struttura in risposta alle nostre esperienze – dalla più banale, come questa, alle più significative, come un colpo di fulmine o un viaggio intorno al mondo.
⚡️ Un tempo si pensava che la plasticità fosse una prerogativa dei cervelli in via di sviluppo di bambini e (in misura minore) adolescenti, ma negli ultimi anni si è scoperto che fortunatamente ci accompagna in tutte le fasi della vita, anche da adulti e da anziani. Motivo per cui è meglio incentivarla il più possibile, continuando sempre a mettersi alla prova imparando e imparando a fare cose nuove – da una lingua straniera a uno strumento musicale, tutto vale!
✏️ E’ una caratteristica talmente importante che tutti i libri di neuroscienze ne parlano, quindi anche il mio: sto parlando di L’impossibile mappa del cervello, pubblicato da Trèfoglie e disponibile in libreria e on-line a questo link.