Vita di Keplero: l’astronomo e la strega

In un mondo che sta cambiando anche a causa delle sue scoperte, Keplero affronta la sfida più importante: sua madre Katharina è accusata di stregoneria

Vita di Galileo di Bertold Brecht è un capolavoro della drammaturgia che, quando ben interpretato, tiene inchiodati alla sedia nonostante la durata – inconcepibile per quanti sono abituati al cinema o alla televisione, più che al teatro – di oltre quattro ore.

@Tommaso Le Pera - lavia galileo
Entusiasta della mise en scene di Gabriele Lavia ma turbata da alcune mie lacune su certi particolari delle vicende galileiane, che non rivelerò nemmeno sotto tortura, mi è tornata in mente un’altra storia che tiene unite insieme la rivoluzione scientifica del XVI e XVII secolo  e le credenze religiose: il processo per stregoneria alla madre di Johannes von Kepler, per gli amici Keplero.

Nato nel 1571, Keplero fu uno dei più ammirati astronomi di tutti i tempi, famoso per aver scoperto che i pianeti ruotano intorno al Sole lungo orbite ellittiche (anziché circolari) e per aver definito le tre leggi del moto planetario che, giustamente, portano il suo nome. Come racconto qui, fu anche l’autore di quello che secondo molti è stato il primo, autentico romanzo di fantascienza: un racconto di un immaginario viaggio dalla Terra alla Luna pubblicato postumo e intitolato Somnium.

A differenza di Galileo, figlio di un compositore noto anche come virtuoso di liuto e di viola, Keplero nacque in una famiglia semplice, con molti figli; suo padre, soldato di ventura, trascorreva lunghi periodi lontani da casa, finché a un certo punto abbandonò la famiglia una volta per tutte. Nel 1615, quando l’astronomo era all’apice della propria carriera, la madre Katharina fu accusata di stregoneria dalla chiesa luterana.

El Aquelarre Goya
Fino a tempi recenti, gli studiosi ritenevano che a quel punto già da molti anni Keplero avesse preso le distanze dalla propria famiglia; questa opinione si era formata sulla base di alcuni scritti risalenti alla fine del Cinquecento in cui l’astronomo descriveva i propri familiari come individui poco raccomandabili, addirittura violenti.

Oggi, tuttavia, le idee sui rapporti fra l’astronomo e la madre stanno cambiando; come scrive la storica Ulinka Rublack della Cambridge University nel suo The Astronomer and the Witch:

si tratta di testi che devono essere contestualizzati. Keplero li scrisse in gioventù con l’obiettivo di analizzare i propri oroscopi. L’astrologia, all’epoca equiparata all’astronomia a tutti gli effetti, puntava a esaminare i problemi caratteriali, e non certo a elogiare individui che ne fossero privi. Keplero fu un uomo profondamente religioso e una delle sue caratteristiche più sorprendenti è il suo fervente ottimismo nei confronti della vita e del mondo, nonostante vivesse in un periodo caratterizzato dalle guerre e dalle carestie.

Proprio questa situazione di povertà e disordini, tuttavia, all’inizio del Seicento portò molte regioni della Germania a una vera e propria epidemia di caccia alle streghe.

caccia alle streghe
Come migliaia di altre donne (e uomini!), Katharina Kepler fu accusata di stregoneria nel 1615 e tutta la famiglia ne fu coinvolta: durante un processo del genere, figli, mariti, mogli, cognati eccetera erano chiamati a testimoniare e avevano un ruolo fondamentale nel determinare le sorti della supposta strega. I parenti non sempre reagivano con amore e compassione, ma poteva prevalere il senso di vergogna; questo fu il caso di uno dei fratelli di Keplero, Cristoph, che nel corso del procedimento si mostrò sempre più ambivalente nei confronti della madre.

Nessun’altra figura pubblica si sarebbe mai lasciata coinvolgere in un ruolo del genere; Keplero, invece, mise sotto scacco la sua intera esistenza, impacchettò libri, articoli e strumenti scientifici e si spostò con tutta la famiglia [da Linz] al sud della Germania, dove trascorse quasi un anno a cercare di tirare sua madre fuori di prigione. […] Katharina Kepler e il suo famosissimo figlio emergono così come le persone che noi tutti siamo: parte di una famiglia che dipende da noi, che ci odia o ci ama, ci abbandona o ci sostiene. Questo processo ci porta al cuore di ciò che significa essere parte di una famiglia: vivere le vite degli altri e morire le loro morti.

La linea di difesa del matematico imperiale fu – ovviamente – un capolavoro della retorica. Keplero fu in grado di smantellare le inconsistenze dell’accusa e mostrò che le cure “magiche” di cui la madre era stata accusata potevano essere spiegate usando la conoscenza medica e farmacologica. Nell’autunno del 1621, dopo un anno trascorso incatenata al pavimento della cella, finalmente Katharina fu liberata.


Crediti (in ordine di comparsa)
Foto di copertina di Tom Lee; foto di scena da Vita di Galileo di Tommaso Le Pera; Il Sabba delle streghe (El Aquelarre) di Francisco de Goya y Lucientes; verbale del processo a una strega.